Sei un imprenditore o un responsabile HR? La tua azienda può aiutare i propri dipendenti a contrastare il caro vita con uno strumento di welfare aziendale che li supporti con buoni spesa per acquisti di vario genere, aumentando così il loro potere di spesa: i fringe benefit.

Si tratta di beni e servizi ceduti dal datore di lavoro ai dipendenti, che non contribuiscono a formare il reddito da lavoro dipendente e non sono soggetti a tassazione se non superano un determinato importo. 

Le recenti novità normative hanno portato all’inclusione tra i fringe benefit anche di somme erogate o rimborsate dal datore di lavoro al dipendente per il pagamento delle utenze domestiche di acqua, luce e gas naturale e, soprattutto, l’innalzamento della soglia massima entro la quale i fringe benefit aziendali godono di esenzione fiscale. Per l’anno 2022 questo importo è passato da 600 euro a 3.000 euro, grazie al DECRETO-LEGGE 18 novembre 2022, n. 176 (c.d. DL Aiuti-Quater), ai quali si possono aggiungere 200 euro di buoni carburante. 

L’innalzamento della soglia massima di deducibilità fiscale dei fringe benefit a 3.000 euro apre la strada a interessanti opportunità per le aziende che desiderano sviluppare piani di welfare aziendale più performanti per la loro organizzazione (welfare di risultato, welfare puro, ecc.).

A causa della continua evoluzione della materia, che ne aumenta la complessità, l’Agenzia delle Entrate ha ritenuto doveroso chiarire alcuni punti del decreto Aiuti-bis che aveva portato ad una prima importante evoluzione dei fringe benefit a fine estate, e i cui principi si applicano ancora. Di seguito riportiamo un riassunto delle parti più importanti di questo documento, la Circolare n. 35 del 4/11/2022

In questa Circolare sui fringe benefit, l’Agenzia delle Entrate conferma che:

  • l’attribuzione dei fringe benefit è ammissibile anche ad personam, quindi non è necessaria la creazione di gruppi omogenei e regolamenti aziendali, come richiesto invece per il welfare detto “puro”;
  • il limite di esenzione fiscale si intende complessivo per l’anno di imposta 2022. Attenzione che si considerano percepiti nel detto periodo d’imposta anche le somme e i valori corrisposti entro il 12 gennaio del 2023 (c.d. principio di cassa allargato).
  • allo sforare del tetto di esenzione fiscale, l’intero importo concesso al lavoratore dipendente come fringe benefit diventa imponibile ai fini IRPEF (detta soglia non funge da franchigia)
  • il valore limite è attribuibile ai redditi di lavoro dipendente e redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente.

In merito alla possibilità di pagare le utenze domestiche con i fringe benefit, l’Agenzia delle Entrate conferma che:

  • le utenze devono riferirsi a immobili ad uso domestico (non commerciale) e devono essere intestate al dipendente stesso o ad un suo familiare (ex art 12 del TUIR);
  • non viene richiesto che il titolare dell’utenza abbia nello stesso immobile la residenza o dimora;
  • il titolare dell’utenza deve averne sostenuto direttamente la spesa;
  • le spese devono essere inerenti consumi dell’anno 2022 anche se pagati effettivamente nel 2023;
  • è onere del solo datore di lavoro acquisire e conservare il giustificativo di spesa da cui scaturisce il rimborso oppure, in alternativa, è possibile acquisire dichiarazione sostitutiva che contenga tutti i dati necessari ad identificare il giustificativo (in questo ultimo caso il giustificativo deve essere conservato dal dipendente). 
  • il datore di lavoro deve acquisire un’ulteriore dichiarazione in cui chi richiede il rimborso attesti di non averne fatto simultanea richiesta in altri contesti.

E per quanto riguarda il bonus carburante di 200 euro:

  • si conferma che il bonus carburante, per l’anno di imposta 2022, si possa aggiungere alla soglia dei fringe benefit.

Come esperti di welfare aziendale, capiamo che la complessità di questa materia possa essere un deterrente per le aziende interessate ad offrire i fringe benefit ai loro dipendenti ma spaventate dalla mole di lavoro aggiuntivo che questo potrebbe comportare. 

Ci sentiamo di rassicurarle offrendo loro il nostro servizio FRINGE, creato appositamente per agevolare questa iniziativa col sostegno della nostra esperienza e di una piattaforma unica nel suo genere, Noiwelfare EasyLife, che permette di gestire anche i rimborsi delle utenze domestiche online, in modo facile e conveniente.