Alla base dell’attività delle Società Benefit, vi è un modello di sviluppo sostenibile che si basa sul concetto di “economia rigenerativa”, ossia che si propone di generare più valore di quanto ne consumi, per il beneficio comune. Ma che cosa si intende per “beneficio comune” e come si realizza? Assobenefit, l’associazione nazionale che riunisce le Società Benefit italiane, ha organizzato i “Benefit Talk”, un ciclo di incontri per approfondire questo tema, utilizzando come aree tematiche le best practice delle associate. Una riflessione che parte dalle esperienze e dalle testimonianze di quelle società che, oltre al profitto, hanno messo al centro della loro attività proprio la ricerca del beneficio comune.

Welfare aziendale e Società Benefit

Il 15 ottobre scorso, si è tenuto il primo appuntamento di questo ciclo, il Benefit Talk #1, con tema “Il Welfare aziendale nelle Società Benefit”. Al webinar, introdotto dal Presidente di Assobenefit Mauro Del Barba e moderato dal Direttore Raul Caruso, sono intervenuti i rappresentanti di alcune associate tra cui il nostro Francesco Masieri, e Michele Marzulli, docente all’Università Ca’ Foscari Venezia, che ha presentato il progetto “La Rete Welfare Responsabile”.

I principi fondamentali delle Società Benefit sono quelli che ci hanno ispirati sin dalla nostra creazione e che secondo noi dovrebbero essere abbracciati da chiunque si occupi di benessere delle persone, mettendole al centro dei propri progetti.  Tra questi principi di beneficio comune, il benessere dei lavoratori e delle loro famiglie, lo sviluppo del territorio, l’equità e il risparmio sono quelli che proponiamo quotidianamente nella nostra attività. Infatti siamo un provider che opera sul territorio nazionale in maniera trasversale per ogni tipologia di settore e che si occupa di accompagnare le imprese per analizzare, progettare, realizzare ed implementare piani di welfare aziendale anche avvalendoci dell’ausilio di una piattaforma welfare quando necessario.

Lo scopo del welfare aziendale è quello di sostenere i lavoratori integrandone il reddito e migliorandone il benessere sia nella vita privata che lavorativa, affiancando e talvolta colmando le lacune del welfare statale. Implica una nuova cultura aziendale che includa strumenti e sistemi costruiti ad hoc per ciascuna impresa in base ai suoi obiettivi tra i quali possono rientrare l’aumento della produttività, la fedeltà dei lavoratori, la riduzione dei costi. Il benessere dei lavoratori e delle loro famiglie si può ottenere, ad esempio, con un sistema di welfare premiale, in cui il premio lordo corrisponde a quello netto perché totalmente detassato, oppure a progetti che aiutino i lavoratori a conciliare la vita privata con quella lavorativa, che riequilibrino i carichi di lavoro tra uomini e donne, che incentivino l’occupazione femminile, ecc .

Il beneficio comune, oltre a quello dei lavoratori e delle aziende, si estende e comprende anche lo sviluppo del territorio, operando in modo responsabile e sostenibile verso tutti i soggetti. E ogni Società Benefit, per essere tale, non dovrebbe prescindere dal rivolgere la propria attenzione ed il proprio impegno verso i propri dipendenti ed i loro familiari aumentandone così il grado di benessere economico e lavorativo, aspetto che rientra anche nella valutazione d’impatto. I piani di Welfare Aziendale possono così diventare un ulteriore strumento a disposizione delle Società Benefit per operare in maniera responsabile e creare un sistema virtuoso ed inclusivo per tutti coloro che ne sono coinvolti.

Se desideri vedere l’intervento di Francesco Masieri di NoiWelfare Srl Società Benefit al primo Benefit Talk di Assobenefit:

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