Recentemente abbiamo partecipato come relatori ad un webinar sul tema “Le donne della logistica”, organizzato da CFLI – Consorzio Formazione Logistica Intermodale. Durante l’evento, abbiamo avuto il piacere di ascoltare numerose testimonianze dirette sulle sfide, le opportunità e gli ostacoli di donne occupate in questo particolare settore, tradizionalmente a prevalenza maschile. In particolare, abbiamo voluto approfondire come il welfare aziendale può diventare uno strumento per valorizzare le carriere al femminile, sia nella logistica che in altri ambiti lavorativi.

Le lavoratrici – e i lavoratori – al centro

Per noi, che ci occupiamo di welfare aziendale e quindi di benessere delle persone, sia uomini che donne, è stato naturale costituirci da subito come Società Benefit e certificarci come Bcorp. Questo significa che, pur rimanendo una S.r.l. e quindi una società di profitto, abbiamo voluto darci standard più elevati di scopo, responsabilità e trasparenza, scegliendo un nuovo modo di fare business per creare un impatto positivo sulla società e la biosfera. Attualmente siamo l’unico provider di welfare aziendale in Italia ad essere sia una Società Benefit che una Bcorp.

Una scelta in cui crediamo fermamente e che consideriamo obbligata per chi come noi ha messo le persone al centro dei processi. Infatti, le imprese nascono con l’obiettivo della massimizzazione del profitto, ma la loro stessa natura è quella di esercitare anche un impatto sociale e generare valore condiviso, non solo di natura economica.

È proprio su queste basi che abbiamo dato vita al nostro progetto per sostenere le imprese nell’utilizzare in modo efficace il welfare aziendale, dando priorità a concetti fondamentali come il benessere, la trasparenza, lo sviluppo del territorio e la sostenibilità per le generazioni presenti e future.

Un sostegno alle donne lavoratrici e alle loro famiglie

Cosa intendiamo per benessere? Attraverso il welfare aziendale il maggiore benessere deriva dall’aumento del potere di spesa dei lavoratori. Infatti, attraverso un sistema premiale non espresso in termini monetari ma in beni e servizi welfare, la premialità lorda equivale a quella netta in quanto totalmente detassata.

Questo aumenta non solo il benessere dei lavoratori, ma anche quello delle loro famiglie. Infatti, il welfare aziendale va a supporto non solo dei dipendenti ma anche dei loro familiari legalmente riconosciuti, come stabilito dall’ex art. 12 del DPR 917. In particolare, esistono percorsi e progetti di welfare che maggiormente aiutano le donne lavoratrici incentivando il riequilibrio dei carichi di lavoro tra uomini e donne, l’incremento occupazionale femminile, il sostegno familiare in presenza di anziani e disabili, la tutela della salute e la crescita della natalità.

Il welfare non prevede solo viaggi e palestre, ma anche servizi di baby-sitting, badanti per familiari non autosufficienti, asili nido, scuole materne, trasporti pubblici e altri servizi . Tutte attività di cui molto spesso si fanno carico proprio le donne, cosa magistralmente sintetizzata nella frase:

“Mentre gli uomini hanno una famiglia su cui contare, le donne hanno una famiglia a cui pensare”

Con queste finalità abbiamo partecipato e ci siamo aggiudicati vari bandi tra cui Il Veneto delle Donne con un progetto dal titolo: ” Women at work, Cantiere lavoro sostenibile” in cui è stato sviluppato un progetto specifico di smart working al femminile oltre a #Conciliamo

Smart working per le donne

Per benessere si intende altresì il miglioramento della conciliazione vita-lavoro, il work-life balance. A questo scopo, lo strumento più apprezzato e di maggiore valore per le donne è lo smart working, cosa evidenziata anche da un nostro recente sondaggio.

In tema di smart working, oltre alla redazione dei regolamenti aziendali, eroghiamo una formazione specifica a supporto dei lavoratori e delle lavoratrici su come lavorare per obiettivi, come gestire la comunicazione da remoto, ecc. affinché lo smart working sia gestito in maniera corretta e non diventi mero home working.

Sempre più, il welfare aziendale si sta trasformando in wellbeing, un miglioramento dell’ambiente e delle condizioni di lavoro, ponendo le basi per un ulteriore sviluppo, ossia il passaggio da smart working a smart living, una riorganizzazione dei tempi, degli spazi e delle regole del vivere sociale.

Il welfare aziendale come promotore di equità

Oltre al benessere, un altro tema importante del welfare aziendale è quello dell’equità. Infatti, il sistema premiale dei dipendenti è uno strumento per così dire “democratico” in quanto richiede la definizione di categorie omogenee di tutti i dipendenti di un’azienda, sia uomini che donne, allontanando così qualsiasi distinzione di genere.

Inoltre, nel nuovo paradigma creato dal welfare, che è anche una leva di attraction e retention dei migliori talenti, le politiche di retribuzione devono basarsi sulle capacità, competenze e performance dei lavoratori e sui loro percorsi di carriera, indipendentemente dal fatto che siano donne o uomini.

È quindi in quest’ottica che va interpretato l’utilizzo di Piani di Welfare, ovvero come sostegno ai percorsi di carriera delle donne e al loro empowerment oltre che come ulteriore strumento per eliminare il gender gap che, ancora oggi e ancora troppo, limita l’attività femminile nel mondo del lavoro.

 

Guarda il nostro intervento al webinar “La Logistica delle Donne – …Non è  un lavoro per (soli) uomini!”