Recentemente è stata raggiunta l’intesa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro per l’industria metalmeccanica, con alcune novità per quanto riguarda il welfare per i dipendenti. Vediamo quali sono e cosa consigliamo per ottimizzare questa opportunità.

Le novità CCNL metalmeccanici  2021-2024 sul welfare

Il nuovo contratto metalmeccanici industria 2021 sarà valido fino al 2024 e prevede quanto segue.

  • Flexible Benefit confermati a 200 euro annui. Si tratta di un valore (non erogabile in denaro) destinato per beni e servizi finalizzati a migliorare la vita personale e familiare dei dipendenti, privilegiando quelli con finalità di educazione, istruzione, ricreazione e assistenza sociale e sanitaria o culto. Possono essere destinati, a discrezione del lavoratore, ai fondi integrativi (previdenza e sanità) di settore. I Flexible Benefit vengono messi a disposizione dei dipendenti dall’azienda ogni anno nel mese di giugno e devono essere utilizzati entro il 31 maggio dell’anno seguente.
  • Previdenza Integrativa: aumenta dal 2% al 2,2% il contributo a carico del datore di lavoro al Fondo Cometa (fondo pensione complementare di categoria)per i dipendenti under 35, a partire da giugno 2022.
  • Assistenza Sanitaria Integrativa: confermata a carico dell’azienda, attraverso il Fondo Métasalute (costituito allo scopo di erogare prestazioni integrative rispetto a quelle fornite dal Servizio Sanitario Nazionale).
  • Congedi parentali retribuiti: 3 giorni annui per malattia dei figli con età non superiore ai 3 anni.
  • Smart Working o Lavoro Agile: confermato il principio di pari trattamento per lavoratori in smart working e quelli in presenza. In fase di stesura del contratto verrà definito il quadro normativo di riferimento, con particolare riguardo ad aspetti quali: i diritti sindacali, il diritto alla disconnessione e alla formazione, la tutela della privacy e la gestione degli strumenti di lavoro informatici.

La scelta dei beni e servizi welfare per i dipendenti metalmeccanici

Per la scelta di quali beni e servizi da offrire ai propri dipendenti per erogare il welfare contrattuale, l’azienda deve confrontarsi con operatori specializzati che operano sul mercato come Provider di Piani di Welfare  per individuare la gamma più coerente con le esigenze dei lavoratori, della propria organizzazione e del territorio.

Solitamente vengono scelti beni e servizi in natura quali voucher, buoni spesa, buoni pasto, ecc. che aumentano il potere d’acquisto dei dipendenti e che vengono erogati attraverso una Piattaforma Welfare in cloud.

Vi sono inoltre altre soluzioni che non solo possono essere utili ai dipendenti, ma che possono anche venire incontro ad esigenze ed obiettivi aziendali.

Per esempio, offrire servizi di asilo nido o baby sitter e assistenza ai familiari anziani o non autosufficienti permette di sgravare i dipendenti di carichi extra lavorativi che spesso sono la causa di un elevato tasso di assenteismo. Con questo aiuto concreto, il dipendente può gestire meglio la propria vita privata, lavorare con maggiore serenità e allo stesso tempo l’azienda raggiunge l’obiettivo di ridurre l’assenteismo con un risparmio sui costi del personale e maggiore produttività. Un valido supporto soprattutto per le lavoratrici, che si occupano maggiormente di questi compiti all’interno delle famiglie.

Oltre all’assistenza sociale e sanitaria, il welfare aziendale riguarda anche aree come l’educazione e istruzione (ad esempio borse di studio, corsi extraprofessionali, corsi di lingue, servizi di orientamento allo studio); ricreazione (abbonamenti o ingressi a cinema, teatri, palestre, centri sportivi, impianti sciistici, abbonamenti a testate giornalistiche e quotidiani, viaggi, pacchetti case vacanza, ecc.)

Lo stesso dicasi per i servizi di trasporto collettivo per il raggiungimento del posto di lavoro, che possono rientrare nel welfare aziendale, permettono di ridurre le spese per la mobilità, incentivando anche buone pratiche di ricorso ai mezzi pubblici piuttosto che all’auto privata, con effetti positivi anche per il traffico e l’inquinamento e la puntualità in azienda.

Una soluzione per il welfare delle aziende metalmeccaniche

Ogni azienda metalmeccanica può analizzare le aree critiche predominanti nella sua organizzazione e studiare azioni di welfare aziendale che aiutino a risolvere i problemi più importanti come alto tasso di assenteismo, alto turnover, scarsa motivazione o commitment alla cultura aziendale, e utilizzare un mix di azioni di welfare aziendale ad hoc per affrontare ciascun problema ed ottenere risultati positivi sulla motivazione, produttività e capacità di attrazione e ritenzione di risorse umane, così come un risparmio sui costi del personale. I consulenti di Welfare aziendale possono supportare l’azienda in ogni processo ed aiutarla a creare un Piano di Welfare Aziendale che risponda alle sue esigenze e a quelle dei suoi dipendenti.

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